Immaginate la conoscenza come un’enorme biblioteca piena di libri. Ogni libro è pieno di informazioni utili, ma se non sappiamo come trovare un libro o come usarne il contenuto nella vita reale, questa biblioteca diventa poco più che un deposito di carta inutilizzata. Questa è l’essenza della “conoscenza inerte”, un termine coniato da David Perkins per descrivere il divario tra possedere informazioni e essere in grado di applicarle efficacemente. In questo articolo, esploreremo ulteriormente il concetto di conoscenza inerte, le sue implicazioni nell’educazione e strategie pratiche per trasformare questa biblioteca statica in una risorsa dinamica e accessibile.
David Perkins ha descritto la conoscenza inerte come quel sapere che abbiamo ma che non riusciamo ad utilizzare in contesti pratici. È come conoscere a memoria tutti i libri di una biblioteca senza mai essere in grado di utilizzarli per risolvere problemi reali. Questa situazione è comune nell’educazione: gli studenti imparano teorie e fatti ma spesso trovano difficoltà nell’applicarli in situazioni concrete.
Nel mondo del business, la conoscenza inerte rappresenta tutte quelle informazioni e competenze che un individuo possiede, ma che rimangono inutilizzate o sotto-sfruttate. Questa conoscenza, sebbene vasta e approfondita non contribuisce attivamente al raggiungimento degli obiettivi.
Nel fare business, non è sufficiente sapere, è essenziale fare. Questo significa mettere in pratica ciò che si è appreso, sperimentare, sbagliare e imparare dai propri errori. L’applicazione pratica della conoscenza consente di affinare le competenze, di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato e di riconoscere opportunità che altrimenti sarebbero state trascurate.
Inoltre, il sapere teorico, sebbene importante, può diventare un ostacolo se non viene integrato con un approccio pratico. Le aziende di maggior successo sono quelle che non si limitano a accumulare conoscenze, ma che le utilizzano per guidare l’innovazione, per risolvere problemi reali e per creare valore per i loro clienti. Queste aziende capiscono che la conoscenza è uno strumento, non un fine, e che il suo vero potenziale si rivela solo attraverso l’azione.
La sfida per i leader e gli imprenditori, quindi, non è solo quella di acquisire nuove conoscenze, ma di creare una cultura aziendale in cui questa conoscenza viene costantemente messa alla prova, sfidata e applicata in modi innovativi. Solo così la conoscenza inerte può trasformarsi in un potente motore che guida l’azienda verso il successo.
In conclusione trasformare il sapere in saper fare è essenziale per mantenere la competitività e stimolare la crescita del proprio business. Le aziende che riescono ad utilizzare la loro conoscenza trasformandola in azioni significative, saranno quelle che guideranno l’innovazione e il progresso nel mercato di domani.